TCM e LTC: la guida definitiva per assicurare la tua famiglia al meglio – Ep1

Nel video di oggi vi parlo di un argomento che ancora non ho trattato su questo canale e cioè di protezione del capitale e del patrimonio tramite l’utilizzo di alcuni tipi di polizze assicurative.

L’analisi della parte assicurativa è una delle prime cose che faccio ai miei clienti che mi chiedono una consulenza finanziaria indipendente, mi chiedono una consulenza sugli investimenti e su come investire i loro risparmi ed io: “sì, ma, attenzione diamo prima uno sguardo anche alla parte assicurativa”

E si perchè un po’ tutti siamo molto concentrati nel risparmio e nell’investimento dei risparmi, che va benissimo, però molto spesso tralasciamo una cosa fondamentale, cioè che è inutile investire se prima non si è pensato ad una adeguata protezione del capitale presente e futuro nostro e della nostra famiglia.

Se state risparmiando ed investendo i vostri risparmi per obiettivi futuri di medio/lungo termine dovete assolutamente conoscere queste informazioni e curare la parte di protezione del vostro patrimonio!


Quando parlo di protezione intendo protezione da quegli eventi imprevedibili che potenzialmente possono portarci finanziariamente alla rovina e che in quel caso vanificano tutti i nostri progetti di risparmio ed investimento, perché saremmo costretti ad utilizzare tutti o gran parte dei nostri risparmi per far fronte a quella grossa spesa inaspettata. 

In più, siccome sono imprevedibili, non li possiamo prevedere e non li possiamo pianificare, perché non sappiamo né se mai si verificheranno né, nel caso in cui dovessero verificarsi, quando lo faranno.

Uno dei modi principali per proteggerci da questi eventi è quello di sfruttare alcuni tipi di coperture assicurative, perché se è vero che stiamo parlando di eventi imprevedibili ed inaspettati, possiamo anche definire tutta una serie di eventi che ha senso assicurare.

In particolare oggi vedremo due importanti coperture assicurative che non possono mancare se per voi è importante proteggere il vostro patrimonio, il vostro futuro patrimoniale e proteggere anche le persone che dipendono dal vostro reddito e dal vostro patrimonio, come ad esempio figli e coniuge. Queste coperture assicurative sono:

  • l’assicurazione Temporanea Caso Morte che per brevità chiameremo TCM
  • e la Long Term Care, che in italiano sarebbe Assistenza a Lungo Termine, ma siccome “in inglese sembra tutto più figo”, gli assicuratori hanno deciso di chiamarla così e per brevità, d’ora in avanti, la chiameremo LTC.

Prima di tutto vi do due informazioni veramente importanti sulle assicurazioni, vediamo qualche piccola e semplice nozione che sta alla base di una efficiente copertura assicurativa.

Innanzitutto domandona: perché è importante in alcuni casi assicurarsi, cioè cos’è che stiamo facendo nel momento in cui stipuliamo un contratto di assicurazione?

Probabilmente molti di voi questa domanda giustamente non se la sono mai posti, anche perché nella vita abbiamo tutt’altro a cui pensare e certamente questa non fa parte delle domande sul senso della vita che i grandi filosofi dell’antica Grecia da Socrate ad Aristotele passando per Platone, si ponevano.

Quindi, cosa stiamo facendo nel momento in cui stipuliamo un contratto di assicurazione?

Quello che stiamo facendo è un semplice trasferimento di rischio, noi riconosciamo che stiamo correndo un determinato rischio, ovviamente stiamo parlando di rischio finanziario e patrimoniale, e decidiamo di liberarci di questo rischio passandolo/trasferendolo a qualcun altro e questo qualcun altro è la compagnia di assicurazione, il costo di questo trasferimento è dato dal premio, quello che paghiamo ogni anno infatti si chiama premio dell’assicurazione.

Quindi facendo l’esempio della macchina, noi siamo obbligati per legge a fare l’RCA (responsabilità civile autoveicoli), perché mettendoci tutti i giorni al volante, corriamo il rischio di provocare un incidente e potenzialmente di fare anche grossi danni ad altre persone oltre che a noi, quindi lo Stato, onde evitare che noi non fossimo in grado di ripagare questi danni potenziali, ci costringe a trasferire questo rischio ad una assicurazione, che si occuperà del pagamento dei danni.

Quindi assicurandoci trasferiamo un rischio finanziario e patrimoniale che non possiamo permetterci di tenere.


A questo punto, l’altra domanda che viene spontanea farsi è: cosa dobbiamo assicurare, quando assicurare un determinato rischio ha senso e quando no?

In generale ha senso assicurare quei rischi molto rari, ma che se si verificano possono procurare un grosso danno finanziario, quindi tanto più un evento è raro e tanto più al verificarsi procura un grosso danno, tanto più ha senso trasferire quel rischio ad una compagnia assicurativa. In questo modo pagherete un costo relativamente basso per trasferire un rischio che potenzialmente vi può rovinare.

Tornando all’esempio dell’RCA, ha senso farlo, perché va a coprire quell’evento rarissimo dove, a causa di un incidente, procurate magari un danno di 500.000€, quindi raro e che procura un enorme danno alle vostre finanze, tant’è che ora i massimali delle RCA arrivano anche 10, 20, 50 milioni di euro.

Non ha invece molto senso assicurare quegli eventi abbastanza frequenti che possono procurare un piccolo danno finanziario, in quel caso andrete a pagare un premio molto alto rispetto al danno che potete subire. 

Tenete presente che l’assicuratore è un po’ come il Casinò, conosce esattamente tutte le probabilità che un determinato evento possa verificarsi e può giocare sui grandi numeri e sul lungo periodo, quindi l’assicurazione ci guadagnerà sempre da questo gioco.

Per fare un esempio molto semplificato: se ci sono 10 persone che possono provocare un danno di 1000€ nell’arco di un anno, con una probabilità del 10%, vuol dire che mediamente ogni anno una persona farà un danno da 1000€, a quel punto se l’assicurazione facesse pagare a tutti un premio da 120€, per coprirsi da quell’evento,vorrà dire che ogni anno guadagnerà 200€.

Estendendo questo tipo di ragionamento ad ogni tipo di evento, a patto di avere delle statistiche molto precise e quindi di riuscire a calcolare con precisione tutte le probabilità che un determinato evento si verifichi, le assicurazioni ci guadagneranno sempre da questo gioco.

Per questo assicurare piccoli danni non ha senso, perché staremmo regalando soldi ad una assicurazione per un danno che potremmo tranquillamente assorbire utilizzando, ad esempio, il nostro fondo emergenze o il nostro reddito. Assicurare la rottura della lavastoviglie ad esempio, o i cristalli della macchina, o quelle assicurazioni sanitarie che ti pagano le piccole visite mediche o dal dentista da 300/400€, ha poco senso.


Bene fatta questa premessa partiamo con la prima assicurazione che secondo me è molto importante per tutte le persone che hanno dei familiari a carico che dipendono dal loro reddito, sto parlando della TCM, temporanea caso morte.

In questo caso, infatti, andate a trasferire un rischio molto molto raro, talmente raro che si verifica una sola volta nella vita, si tratta infatti della morte. Il rischio che andate a trasferire, quindi la morte prematura, può provocare un fortissimo danno finanziario alle persone che dipendono dal vostro reddito, che in quel caso si vedrebbero private, da un giorno all’altro, dell’unica fonte di sostentamento che hanno, il vostro reddito.

Quindi le 2 condizioni evento raro e molto dannoso sono entrambe soddisfatte, ci troviamo quindi nella situazione dove a senso prendere in considerazione il fatto di assicurarsi.

  • È una polizza che protegge, le persone indicate nel contratto come beneficiari, dai problemi finanziari che andrebbero in contro in caso di decesso dell’assicurato, mettendo a loro disposizione un capitale definito nella polizza.
  • La polizza si dice temporanea, perché è valida per un certo periodo di tempo definito insieme all’assicurazione. Se la morte avviene durante questo periodo, ai beneficiari eletti viene pagato il capitale che è stato definito. 

Ad esempio posso fare una TCM per i prossimi 10 anni che, nel caso io muoia in questi 10 anni, ai miei figli vada un capitale di 250.000€, e per questo periodo io pagherò all’assicurazione un premio di 250€ all’anno. Se invece non muoio, ovviamente saranno tutti più contenti (si spera), il contratto di assicurazione si conclude e tutti i premi versati rimangono all’assicurazione, un po’ come accade per l’assicurazione della macchina, pago tutti gli anni e se non faccio incidenti sarò felice di aver pagato e che non mi sia mai successo nulla e i soldi pagati rimangono all’assicurazione

Va da sé che questo tipo di assicurazione ha senso farla solo se avete delle persone a carico che dipendono dal vostro reddito e soprattutto se avete situazioni debitorie e mutui vari che poi verrebbero trasferiti agli eredi.

  • L’ammontare del premio annuo dipende dall’età, più è alta e più sarà costoso, dallo stato di salute e dal fatto se siete fumatori o meno. Delle volte la compagnia potrebbe anche chiedervi un certificato che attesti le vostre condizioni di salute. Ovviamente se avete delle patologie o siete fumatori, per l’assicurazione siete dei soggetti a rischio e il premio sarà più alto. Poi il premio dipende anche dal capitale che volete assicurare, dalla durata della polizza e dalla periodicità del pagamento dei premi che possono essere mensili, semestrali, annuali o anche pagabili in un’unica soluzione.

C’è da dire che ogni assicurazione applica tariffe diverse quindi è sempre meglio farsi un giro e chiedere 3 o 4 preventivi prima di decidere.

É molto importante , prima di chiedere dei preventivi, stimare con precisione il capitale che volete assicurare onde evitare di essere sotto assicurati o pagare un premio annuale troppo alto.

Attenzione che ci possono essere casi in cui l’assicurazione si potrebbe trovare nella posizione di non pagare il capitale assicurato ai beneficiari: ad esempio se non sono state fornite informazioni sull’effettivo stato di salute al momento della sottoscrizione del contratto, oppure ci potrebbero essere delle specifiche esclusioni della copertura assicurativa come ad esempio alcune malattie, attivita sportive o lavorative particolarmente rischiose o altri eventi esclusi dalla copertura, quindi leggete sempre tutto il prospetto informativo prima di firmare.


Il secondo tipo di assicurazione di cui vi voglio parlare è l’LTC (Long term care).

É un’assicurazione che copre le spese derivanti dall’impossibilità di svolgere autonomamente le normali funzioni della vita quotidiana (azioni semplici come muoversi, lavarsi e mangiare) e quindi la non autosufficienza

In questo caso vogliamo trasferire il rischio molto raro, di non essere più autosufficienti, evento che se dovesse verificarsi metterebbe in serio pericolo le nostre finanze e quelle dei nostri familiari, perché oltre al fatto di non aver più la possibilità di lavorare e quindi di percepire un reddito, saremmo gravati da ulteriori spese derivanti da dover pagare delle persone che ci assistano, quindi una badante o una casa di cura.

Perciò anche in questo caso entrambe le condizioni sono soddisfatte: è un evento raro, la non autosufficienza è comunque un evento molto raro, che però è potenzialmente molto dannoso per le nostre finanze.

  • Stipulando una polizza LTC, a seconda del tipo di contratto, si può ottenere al verificarsi dell’evento di non autosufficienza, una rendita periodica, ad esempio 1500€ al mese per tutta la vita, oppure il pagamento di un certo capitale, o il rimborso delle spese di assistenza ricevute, o direttamente l’assistenza presso determinati istituti di cura convenzionati con l’assicurazione.
  • Le polizze LTC possono essere temporanee, quindi come la TCM, io decido di sottoscrivere una LTC che dura da qui a 10 anni, ogni anno pagherò un certo premio annuale e se in questi 10 anni si verifica la non autosufficienza, sono coperto. Oppure possono essere polizze a vita intera, in questo caso la rendita si ottiene nel momento in cui si verifica la non autosufficienza e durante tutta la vita dell’assicurato, però in questo caso si pagheranno i premi annuali fino ad una certa età, ad esempio fino a 65 anni, ma sarò coperto per tutta la vita anche se la non autosufficienza si dovesse presentare a 75/80 anni, normalmente questo tipo di polizze sono sottoscrivibili fino ai 65 anni.
  • Anche in questo caso bisogna prestare la massima attenzione a tutte le clausole presenti nel contratto ed in particolar modo a quello che viene definito periodo di carenza, nel quale il contratto è valido ma se si verifica la non autosufficienza la compagnia non è tenuta a versare la rendita o il capitale.
  • Verificate sempre il massimale o la rendita mensile che l’assicurazione si impegna a versare in caso di non autosufficienza che sia adeguato a sostenere le spese, in quel caso ovviamente andrà fatta prima una stima di queste spese.
  • Controllate sempre tutte le esclusioni, che possono essere riferite sia a condizioni preesistenti, sia a tutta una serie di malattie che vi possono portare la non autosufficienza, ma la compagnia non copre, ad esempio malattie come l’alzheimer delle volte vengono escluse.

Quindi anche in questo caso non buttatevi sulla prima offerta che ricevete, ma fatevi fare 3 o 4 preventivi da diversi assicuratori per assicurarvi di pagare il premio più basso e ottenere anche le coperture migliori senza le varie esclusioni che ci possono essere.

Sia per la TCM sia per la LTC è importante fare una completa analisi patrimoniale per definire bene l’entità della copertura necessaria ed evitare di essere sotto-assicurati, quindi ottenere una copertura troppo piccola rispetto alle nostre esigenze o sovra-assicurati e pagare un premio troppo alto per ottenere una copertura superiore alle nostre reali esigenze.


Buona visione!

Sempre nella massima indipendenza e assenza di conflitti di interesse con banche, assicurazioni, SIM, SGR, poste, ecc…


Qui trovi i link ad altri miei articoli dove parlo di assicurazioni:

Assicurazione malattia e infortuni

Assicurazione sulla casa

Caso studio TCM e LTC


Io sono Mauro Zuddas, consulente finanziario indipendente iscritto all’albo OCF sezione Autonomi e alle associazioni Nafop e ANCP.

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